di Tiziano Cantatore
Nel racconto le immagini si susseguono, pare di sentire il vento che ti accompagna nella Pampa fino all’estrema Patagonia, quel vento che piega la Vespa e urla di solitudine, mentre i protagonisti si stringono aggrappati ai manubri dei loro scooter. Strade, polvere, pioggia e briciole di umanità incontrata lungo il percorso. Mentre la presenza del grande Giorgio Bettinelli (ultimo vespista esploratore dell’anima) pare concretizzarsi negli incontri lungo la strada percorsa da Lorenzo e i suoi amici, la meta della Terra del Fuoco appare sempre più vicina.
Cosa spinge a portare delle piccole ruote da dieci pollici verso strade polverose, in uno dei posti più sperduti del pianeta? Voglia d’avventura? Passione? Incoscienza? Difficile dirlo. So per certo invece cosa ha spinto Lorenzo, l’autore di queste pagine, a raccontare in un libro la sua impresa, compiuta con un gruppo di amici e le loro Vespa. La condivisione. La voglia e il desiderio di condividere con molti più amici quello che si è vissuto. Poter raccontare, a ruote ferme, l’esperienza, gli incontri, le paure, la felicità, tutte le emozioni che un viaggio fino ad Ushuaia, “la fine del mondo”, può rappresentare.
Nel racconto le immagini si susseguono, pare di sentire il vento che ti accompagna nella Pampa fino all’estrema Patagonia, quel vento che piega la Vespa e urla di solitudine, mentre i protagonisti si stringono aggrappati ai manubri dei loro scooter. Strade, polvere, pioggia e briciole di umanità incontrata lungo il percorso. Mentre la presenza del grande Giorgio Bettinelli (ultimo vespista esploratore dell’anima) pare concretizzarsi negli incontri lungo la strada percorsa da Lorenzo e i suoi amici, la meta della Terra del Fuoco appare sempre più vicina.
Dove inizia il viaggio e dove finisce? Per i protagonisti di questa avventura è sicuramente iniziato il giorno in cui qualcuno ha pronunciato il magico nome di Terra del Fuoco, ma sono certo che per loro non è ancora terminato e mai finirà. Questo viaggio è qualcosa che ti porti dentro fino all’ultimo dei tuoi giorni. Sono lacrime, sorrisi, amicizie, abbracci, strette di mano che troveranno sempre uno spazio nel cuore di chi c’era e l’ha vissuto in prima persona.
Il fortunato lettore di queste note di viaggio, di questi appunti, è invitato a partecipare godendo di un posto in prima fila, nel racconto entusiastico e nello svolgersi degli eventi.
La Vespa, protagonista indiscussa di questa sfida, ha condiviso con gli uomini il ruolo di “piccola cosa” nella vastità del mondo. Una lotta impari che accresce enormemente il valore per la meta raggiunta, la vera conquista. Più si è piccoli e più il mondo appare immenso, dove cielo e terra si confondono fino a toccarsi in un generoso abbraccio. Così è stato per questi uomini e le loro Vespa.
Tiziano Cantatore
direttore della rivista
Il fortunato lettore di queste note di viaggio, di questi appunti, è invitato a partecipare godendo di un posto in prima fila, nel racconto entusiastico e nello svolgersi degli eventi.
La Vespa, protagonista indiscussa di questa sfida, ha condiviso con gli uomini il ruolo di “piccola cosa” nella vastità del mondo. Una lotta impari che accresce enormemente il valore per la meta raggiunta, la vera conquista. Più si è piccoli e più il mondo appare immenso, dove cielo e terra si confondono fino a toccarsi in un generoso abbraccio. Così è stato per questi uomini e le loro Vespa.
Tiziano Cantatore
direttore della rivista